1927
Mario Bertozzi nasce a Forlimpopoli, in via Massi, il 21 del mese di Febbraio, figlio secondogenito di Michele e di Alba Prati.
1933
Mario frequenta le scuole elementari, col maestro Italo Gramiacci, in via Saffi a Forlimpopoli e successivamente l’avviamento industriale a Forlì.
L’incontro con lo scultore Giuseppe Casalini (1886-1957) si rivela decisivo per la sua formazione umana e professionale. Casalini, resosi subito conto che Mario possiede grandi capacità artistiche, lo ospita in casa, a Forlì, come un figlio e, ritenendo che solo un istituto superiore adeguato potrà sviluppare il suo talento innato, convince i genitori del ragazzo, con l’appoggio della moglie Maria, a fargli continuare gli studi presso il Liceo Artistico di Bologna.
1943
Non è agevole l’impatto con la grande città, anche se Casalini raccomanda Mario un amico bolognese, il pittore Proti. Al Liceo Artistico sono suoi maestri Cleto Tomba e Luciano Minguzzi.
1944
È l’anno del primo bombardamento sulla città di Forlì (19 maggio) di cui Mario porta vivo il ricordo.
1946
Realizza il monumento della Libertà per il Comune di Forlimpopoli. L’opera, alta m. 3.60, è collocata nella torre dell’acquedotto in ricordo dei Caduti.
1947
Consegue la maturità artistica, ma non può proseguire gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti per ragioni familiari. Già dal 1945, infatti, ha conosciuto e sposato Edda Guglielmini e ha dovuto provvedere alle nuove impellenti necessità anche per la nascita del figlio Rodolfo.
1950
Gli viene conferito un primo incarico come insegnante di disegno presso l’avviamento professionale di Rocca San Casciano.
1952
Nascita della figlia Manuela.
1955
Nascita della figlia Teresa deceduta all’età di tre anni.
1956
È docente presso la Scuola Professionale Femminile di Cesena, incarico che conserverà fino al 1966.
1960
A partire dai primi anni Sessanta intensifica la sua esperienza artistica conseguendo brillanti successi.
Vari sono i temi da lui affrontati, le opere monumentali e molti i riconoscimenti ottenuti:
VOLTI, ritratti di persone forlimpopolesi (Il contadino romagnolo; Il padre; La madre; Studio per ragazza; Testa di ragazzo (esposta alla VI Quadriennale d’Arte di Roma); Il taglialegna; Il mercante; Il tempo; Busto di Andrea Benini detto “Baracon”; Busto di Stefano Pelloni detto “il Passatore” e vari volti di fanciulle.
NUDI di fanciulle (Pubertà; L’abbandono; Il riposo; Fanciulla con toro; Pudore; Inquietudine; Figura contorta).
Riceve la Medaglia d’oro alla XXIII Mostra di Scultura della Settimana Cesenate.
Riceve la Medaglia d’oro al 2° Premio Nazionale di Scultura “Città di Seregno”.
Realizza il busto del pittore Maceo Casadei.
Realizza l’opera monumentale in cemento Cristo Morto, collocata successivamente all’ingresso della Chiesa Parrocchiale S.Giovanni Bono a Cesena.
Realizza la lapide in bronzo del dott. Morelli per l’Ospedale di Forlimpopoli.
Riceve la Medaglia d’oro al Premio Nazionale “Mauro Tesi” di Zocca.
Realizza il Monumento L’Abbraccio per l’Ospedale di Forlimpopoli.
1962
Nascita dell’ultima figlia Teresa.
1970
Negli anni Settanta realizza sul tema dei TORI: La caduta; Fremito di vita; Groviglio di tori; Toro morente; Guerriero su toro; Momenti di vita; Anelito; Sequenza di morte.
Esegue NERO SU BIANCO, serie di disegni a china e serigrafie.
Realizza INGENUITÀ (Bimbo col piffero).
Realizza la Medaglia celebrativa della Colonna dell’Ospitalità per il Comune di Bertinoro.
Realizza il Monumento Al Vignaiolo per il Comune di Bertinoro.
Riceve laMedaglia d’oro e pergamena d’onore alla “Festa dell’Ospitalità” a Bertinoro.
Realizza il busto Max David per il Comune di Bertinoro.
Riceve il Premio Romagna.
(VOLTI, TORI e NUDI saranno i suoi temi preferiti che l’accompagneranno per tutto il suo percorso artistico).
1980
Dopo numerosi trasferimenti conclude la carriera scolastica presso la Scuola Media di S. Egidio di Cesena.
Sul tema dell’ARIETE realizza: Attimo sospeso; Lotta esistenziale; Ribellione; L’urlo impazzito; Dignità; Regalità; Amore.
Realizza la serie CONCHIGLIE.
Realizza il Monumento Ugo La Malfa.
Viene premiato con il “Fotogramma d’oro” a Castrocaro Terme.
Realizza il Monumento Al Contadino per la Cassa Rurale di S. Varano a Forlì.
1990
Realizza la serie GALLOTAURI.
Realizza il busto bronzeo Gino Mattarelli.
Realizza il busto bronzeo Gino Saragoni ad Alfero, Forlì.
È invitato da Red Ronnie a Roxy Bar, dove in diretta su Video Music realizza un’opera che verrà donata in beneficenza.
Gli viene conferito il premio Pellegrino Artusi per la cultura a Forlimpopoli.
Dona ai Musei Cittadini di Forlì una lastra in bronzo decorata da entrambi i lati con battaglie e collocata nell’Armeria Albicini.
Realizza il bassorilievo Ferruccio Cuppini per la Caserma della Finanza di Forlì.
2000
Presenta il volume La mente dell’uomo con cento disegni erotici.
Realizza il monumento Per non dimenticare a S. Andrea in Rossano, Forlimpopoli.
Realizza il monumento Pellegrino Artusi a Forlimpopoli.
Realizza il monumento Il Profeta a Selbagnone di Forlimpopoli.
2010
Il Comune di Forlimpopoli gli conferisce uno speciale “Riconoscimento alla carriera”.
Presentazione al Teatro Verdi di Forlimpopoli e a Palazzo del Monte a Forlì il libro E se Pinocchio fosse nato a Forlimpopoli.
2013-2019
Indirizza la sua creatività verso l’opera grafica con rappresentazioni quali Ai confini dell’anima e Uragani. Affrontare poi una nuova esperienza nata da un’idea geniale e realizzata attraverso il disegno, il tratteggio, il colore. Illustra Le avventure di Pinocchio, ricreandole come se il celebre burattino fosse nato a Forlimpopoli, proprio per attestare il fortissimo legame che lo unisce alla sua terra, al suo paese.
2020
Il 28 novembre Mario Bertozzi muore a Forlì.